giovedì 27 marzo 2008

Finalmente la Polio comincia a scomparire nei paesi del Terzo Mondo.



La Somalia è stata finalmente liberata dalla poliomelite grazie ad una campagna di vaccinazione che ha dato nuove speranze a chi crede che il virus possa essere debellato da tutto il pianeta, secondo quanto riferito in questi ultimi giorni dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Nell’ultimo anno, nessun bimbo somalo è stato colpito dalla polio grazie a una campagna che ha vaccinato ripetutamente 1,8 milioni di piccoli abitanti del Corno d’Africa.
“Questo dimostra che si può fare anche laddove ci sono molte variabili fuori dal tuo controllo”, ha detto Bruce Aylward, direttore dell’iniziativa globale per debellare la poliomelite dell’Organizzazione mondiale della sanità, riferendosi alle difficili condizioni di sicurezza del paese.
La Somalia, dove più del 10% della popolazione vive in campi profughi a causa di una guerra civile che va avanti da 17 anni, era già riuscita a cancellare la malattia nel 2002, salvo poi vederla ricomparire tre anni fa a causa di un ceppo del virus importato dalla Nigeria.
La Nigeria è uno dei paesi in cui la trasmissione del virus non è mai stata fermata.

La poliomelite è endemica anche in Pakistan, India e Afghanistan e si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati, colpendo prevalentemente i bambini.
Circa 10.000 volontari hanno distribuito per via orale dosi multiple di vaccino ai bambini somali sparsi nei villaggi più remoti, nelle comunità nomadi e nei campi profughi che sono cresciuti in seguito agli scontri fra i ribelli islamici, i signori della guerra e l’esercito etiope che supporta il governo somalo.
Secondo Aylward, esperto canadese, il successo registrato in Somalia dimostra che il virus può essere fermato anche in aree altamente insicure come l’Afghanistan o il Pakistan.
L’anno scorso ci sono state 1.308 casi di persone colpite dalla poliomelite, confronto alle 350.000 che venivano contagiate ogni anno prima dell’inizio della campagna mondiale contro la malattia nel 1988.

In assenza di una politica aggressiva di vaccinazioni contro il virus, però, Aylward sostiene che le sacche rimanenti possono facilmente espandersi di nuovo.
“Abbiamo bisogno di trovare una soluzione permanente”, ha detto il responsabile canadese per la lotta alla malattia.
Aylward è particolarmente preoccupato per la situazione in Nigeria, dove dice che sono troppo pochi i bambini immunizzati, nonostante le autorità locali abbiano ormai vinto la paura del vaccino.
Circa 20 paesi sono stati infettati nuovamente dal virus dopo che la Nigeria decise di sospendere temporaneamente la campagna di vaccinazione nel 2003 per paura degli effetti collaterali del vaccino.

fonte Reuters.

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